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Chi ha inventato il padel? Nascita, storia e curiosità su questo sport

Origini del padel e tutto quello che c’è da sapere sulla sua invenzione

Il padel è sicuramente uno degli sport del momento e in Italia ha avuto una rapida crescita, soprattutto negli ultimi anni. I campi da gioco, sia indoor che outdoor, sono sempre più presenti nelle città italiane, così come i giocatori, professionisti e non, che amano cimentarsi in questo sport. Questo perché il padel è uno sport semplice e alla portata di tutti, che richiede un equipaggiamento semplice e piuttosto leggero: bastano una racchetta, maglietta e pantaloncini in tessuto tecnico, un paio di scarpe che permettano di avere un buon grip e si può iniziare a giocare!

Fino a qualche anno fa in pochi conoscevano questo sport, ma in realtà il padel ha un’interessante storia alle spalle. Scopriamo quindi insieme chi ha inventato il padel, come è nato e come si è diffuso in Italia.

Chi ha inventato il padel?

Il padel è un gioco molto simile al tennis ma, rispetto a quest’ultimo ha avuto una nascita più tarda e quasi del tutto casuale. Il padel è stato infatti inventato alla fine degli anni ‘60, in Messico, da Enrique Corcuera, un ricco uomo d’affari che desiderava creare uno spazio nel giardino della sua abitazione per costruire un campo da tennis. Avendo a disposizione però un’area troppo limitata per realizzare un tradizionale campo da tennis (che secondo il regolamento dovrebbe misurare 23, 77 m di lunghezza x 10, 97 m di larghezza), decise di realizzare un campo più piccolo, delimitato da pareti in muratura e con delle reti metalliche per impedire alla pallina di uscire dal campo.

Nel giro di pochissimo tempo il gioco uscì dai confini messicani è si diffuse in Spagna. Questo grazie ad un amico di famiglia di Corcuera, Alfonso de Hohenlohe che, dopo avergli fatto visita in Messico, restò affascinato dalla nuova modalità di gioco e decise di esportarla anche nel suo paese di origine. Alfonso de Hohenlohe apportò alcuni cambiamenti e migliorie al regolamento, così come alle caratteristiche del campo di gioco, fino a definire le regole che oggi conosciamo.

Origini del padel: dalla Spagna al boom in Argentina

In Spagna Alfonso de Hohenlohe fece costruire diversi campi da padel all’interno di un complesso alberghiero di sua proprietà, il Marbella Club. Fu così che questo sport cominciò a diffondersi e a diventare sempre più popolare nei circoli dell’alta società. Furono poi costruiti nuovi campi da padel in altre zone e il padel iniziò ad essere praticato in tutto il paese e da tutte le classi sociali. In Spagna il padel conquistò non solo il pubblico spagnolo, ma anche diversi argentini che all’inizio degli anni ‘80 si trovavano lì in vacanza e che, una volta tornati in Argentina, decisero di costruire campi da padel in tutto il Paese, riscuotendo un immediato successo.

Dopo l’Argentina il padel si diffuse rapidamente anche in America, in Brasile e in anni più recenti anche in Europa, Italia compresa. Nel nostro Paese la Federazione Italiana Gioco Padel (F.I.G.P) nacque nel 1991 ad opera di alcuni appassionati che desideravano far conoscere e promuovere il gioco. L’iniziativa trovò subito l’appoggio di diverse associazioni sportive e il padel cominciò ad essere praticato seguendo i regolamenti del C.O.N.I.

La presentazione ufficiale del nuovo gioco si tenne nel 1991 durante lo Sport Show alla Fiera di Bologna, quando fu realizzato un campo da padel dove si svolsero alcune partite tra le rappresentative di Spagna, Argentina e Italia. La nuova disciplina sportiva attirò subito l’interesse del pubblico e cominciò a crescere rapidamente: nell’estate del 1991 si svolsero i primi due tornei ufficiali del campionato nazionale.

Paddle o padel? L’origine del nome

Paddle o padel? Il dubbio sul termine corretto per definire questa disciplina sportiva è piuttosto ricorrente, quindi è necessario fare un po’ di chiarezza. Facciamo quindi qualche passo indietro e ripercorriamo le tappe che hanno portato alla nascita e alla diffusione del gioco. Come abbiamo visto, il padel nasce in Messico per arrivare poi fino in Spagna ed espandersi successivamente in Argentina, in America, in Brasile e in Europa.

A coniare il nome del nuovo sport fu proprio il suo inventore, Enrique Corcuera, che lo chiamò Paddle Corcuera (paddle significa pagaia, termine che veniva usato per indicare le racchette di legno utilizzate per giocare), ma poco dopo, vista la grande somiglianza con il tennis, venne rinominato Paddle Tennis. Una volta arrivato in Spagna, il nome cambiò nuovamente: la parola inglese venne infatti tradotta e adattata alla lingua spagnola, diventando padel (che non è altro che la lettura del termine inglese “paddle”). Da qui il termine si è poi diffuso in tutto il mondo e tutt’oggi in Spagna il termine padel è quello preferito e maggiormente utilizzato per riferirsi a questo sport.

Va precisato, inoltre, che il padel non va confuso con il paddle tennis, molto diffuso in America, che, pur avendo regole e caratteristiche simili, è uno sport completamente differente.

Il padel oggi: in quanti si gioca?

Fin dalle origini il padel nasce come uno sport che si gioca in doppio, con due atleti per squadra e anche oggi si gioca in due contro due, almeno secondo le direttive della Federazione. Questa è attualmente l’unica modalità di gioco riconosciuta per i tornei ufficiali ed anche quella più divertente, dinamica e spettacolare. In genere i campi da padel sono progettati per i match a quattro, rendendo quindi più complicato il gioco singolo.

Viste le crescenti richieste, negli ultimi anni si stanno diffondendo anche dei campi pensati per il gioco uno contro uno, quindi è possibile sperimentare anche una diversa modalità di gioco. Questi campi presentano una metratura inferiore per permettere ai giocatori di sfruttare al meglio i rimbalzi e poter colpire la pallina senza compiere sforzi eccessivi.

Un ulteriore segnale di riconoscimento della forte crescita di questo sport e della sempre maggior presenza di giocatori, appassionati e società sportive sul territorio nazionale, è rappresentato dalla recente decisione della Federazione dell’Assemblea Nazionale della Federtennis di cambiare la denominazione della Federazione da FIT (Federazione Italiana Tennis) a FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel). Se approvata dal CONI, la nuova denominazione verrà utilizzata a partire dal 1° gennaio 2023. In Italia il padel conta oggi oltre 800 mila praticanti e più di 70 mila tesserati ma ha ancora un enorme potenziale di crescita, soprattutto tra i giovani e i giovanissimi.

Ora che sai tutto quello che c’è da sapere sulla nascita e sulla storia del padel, non ti resta che provare a cimentarti in questo sport! Per affrontare al meglio le partite e provare a battere i tuoi avversari avrai bisogno del giusto equipaggiamento: una buona racchetta, ovviamente, ma anche un abbigliamento comodo, che assicuri massima libertà di movimento.

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Come si gioca a padel: regole base e consigli utili per iniziare

Tutte le regole da sapere per iniziare a giocare a padel

Il padel è un gioco per molti aspetti simile al tennis, ma con alcune fondamentali differenze. Come nel tennis, infatti, il campo è diviso da una rete, ma nel padel la superficie di gioco è più piccola e i quattro lati del campo sono delimitati da muri o vetri che sono parte integrante dell’area di gioco. Inoltre, fin dalle origini, il padel nasce come sport che si gioca in doppio, con due atleti per squadra, anche se recentemente sono stati predisposti campi per il gioco singolo. Le regole sono semplici e alla portata di tutti, ma è importante conoscerle per affrontare al meglio le partite e non farsi trovare impreparati, soprattutto se si è agli inizi.

Se stai pensando di avvicinarti a questo sport e vuoi scoprire come si gioca a padel, ecco alcuni consigli utili e tutte le regole base da sapere per iniziare.

Che differenza c’è tra padel e tennis?

Prima di addentrarci nella spiegazione delle regole di gioco, approfondiamo innanzitutto che differenza c’è tra padel e tennis. É importante sottolineare che il padel nasce più tardi rispetto al tennis. Venne inventato infatti in Messico nel 1969, per pura casualità, quando Enrique Corcuera, ricco uomo d’affari messicano, pensò di realizzare nel suo giardino un campo da tennis. Avendo a disposizione uno spazio ridotto e delimitato da mura, decise di utilizzare un campo regolamentare più piccolo: nacque così il primo campo da padel. Il tennis nasce invece molto prima, nel 1873, per merito di Walter Clopton Wingfield e le regole vennero ufficialmente stabilite nel 1877, quando si tenne il primo torneo di Wimbledon in Gran Bretagna.

 

 

Ci sono altri aspetti fondamentali che differenziano questi due sport e che riguardano strettamente le modalità di gioco:

  • il campo da padel misura 20 m di lunghezza e 10 m di larghezza, quindi è più piccolo rispetto a quello da tennis ed è composto da due metà campo, ognuna con due quadranti di servizio e uno spazio di fondo campo. Le due metà sono divise da una rete. Il campo è chiuso su tutti i lati ( eccezion fatta per le due porticine d’ingresso che misurano due metri di larghezza ciascuna) e le pareti di fondo, nel punti più alti, sono alte 4 metri, in altri punti 3 metri;
  • al contrario del tennis, nel padel la pallina può rimbalzare regolarmente contro i muri o vetri. Il perimetro del campo è costruito con materiali che permettono un rimbalzo regolare della palla (muri o vetri) e materiali che invece causano rimbalzi irregolari (le zone di rete metallica);
  • la racchetta da padel è più piccola rispetto a quella da tennis, è realizzata con materiali innovativi, non ha corde e presenta una superficie forata. Inoltre, secondo il regolamento, deve essere fissata al polso del giocatore con una corda o un laccio non elastico;
  • anche le palline da padel sono leggermente più piccole rispetto a quelle da tennis e si differenziano anche per la pressione (che determina la velocità della pallina), che nelle palline da padel è minore;
  • nel padel la battuta, o servizio, deve essere effettuata facendo rimbalzare la pallina sul tappeto sintetico e poi colpendola, stando attenti, nel momento dell’impatto con la racchetta, a non farle superare l’altezza della cintura; nel tennis, al contrario, la palla dev’essere prima lanciata in aria e poi colpita al volo, senza farla rimbalzare a terra.

Come si gioca a padel: regole base

La prima regola da ricordare per imparare a giocare a padel è che, a differenza del tennis, la palla può rimbalzare sia al suolo che sulle pareti perimetrali del campo. Se la pallina, dopo aver toccato a terra, rimbalza su un muro/vetro resta ancora giocabile al volo fino a quando non cade di nuovo a terra.

Per iniziare il gioco, dovrai posizionarti dietro la linea di battuta, far rimbalzare la palla sul campo e colpirla quando si trova all’incirca all’altezza della cintura. La pallina deve passare sopra la rete e rimbalzare nel rettangolo che si trova di fronte all’avversario che riceve. Il giocatore avversario deve aspettare che la palla rimbalzi sul suo campo prima di ribatterla. La pallina non può toccare due volte terra (se questo avviene il punto è dell’avversario), ma, come detto in precedenza, può rimbalzare sulle pareti perimetrali. Nel caso in cui la palla colpisca il corpo dell’avversario il punto è a favore di chi ha colpito l’avversario.

Data la dimensione ridotta del campo, la sua delimitazione con muri o vetri e rete metallica, e gli effetti che si possono imprimere alla pallina grazie alla varietà dei colpi esistenti nel padel, per essere in grado di giocare avrai bisogno di una buona concentrazione e prontezza di riflessi. La traiettoria della pallina, infatti, tenderà a cambiare in continuazione e dovrai essere pronto a spostarti rapidamente e in più direzioni, anche da una parte all’altra del campo.

Come si assegnano i punti nel padel

Il modo in cui si assegnano i punti nel padel è identico a quello del tennis. Anche in questo caso, infatti, si parte da 0 e si sale a 15 con il primo punto, a 30 con il secondo e a 40 con il terzo. Quando si arriva al quarto punto, la squadra vince il “game”. Se entrambe le squadre ottengono tre punti il punteggio viene considerato come parità. Per determinare la vittoria si dovrà quindi continuare il gioco finché una delle due squadre non riuscirà ad aggiudicarsi un punto, ottenendo quindi un “vantaggio”. Se questa squadra riuscirà a segnare un ulteriore punto, si aggiudicherà il game. Se, al contrario, dopo il vantaggio si tornerà in pareggio, si continuerà a giocare finché una delle due coppie non riuscirà a conquistare due punti consecutivi.

Nei tornei più importanti è stato introdotto ultimamente il cosiddetto “punto de oro”: quando si arriva sul 40 pari, per non allungare troppo i tempi di gioco e garantire maggiore spettacolarità, chi fa il punto si aggiudica il game. Quando si gioca il punto de oro chi serve è sempre lo stesso giocatore, mentre la coppia che riceve può decidere quale sarà il giocatore che andrà alla risposta. Ti aggiudicherai il punto se:

  • l’avversario fa rimbalzare la pallina due volte sul tappeto sintetico;
  • l’avversario colpisce le reti metalliche del campo, oppure le pareti, senza far rimbalzare prima la pallina per terra;
  • la pallina colpisce un giocatore avversario;
  • l’avversario colpisce la palla due o più volte nella stessa battuta o risposta.

Una volta concluso il game si potrà passare a quello successivo. La coppia che si aggiudica sei game, con la differenza di due rispetto alla coppia avversaria, si aggiudica il set.

Come funziona il tie-break nel padel

Se si arriva a sei game in condizioni di parità, si gioca il tie-break, che funziona esattamente come nel tennis: i punti si contano di uno in uno e la coppia che per prima arriva a sette punti con due punti di vantaggio sugli avversari, vince il gioco. Se le due coppie continuano ad essere in parità, il tie-break terminerà solo quando una coppia riuscirà a ottenere due punti di differenza rispetto agli avversari.

Nel tie-break l’ordine di battuta segue la sequenza stabilita nella partita, quindi il primo giocatore a battere è quello che ha iniziato a servire nel set. Farà un solo servizio dal lato destro del campo, mentre la coppia avversaria servirà due volte consecutive, prima sul lato sinistro e poi sul lato destro. Successivamente entrambe le coppie batteranno sempre due volte ciascuna, iniziando sempre dal lato sinistro, fino al termine del tie-break.

Il regolamento del padel prevede tre set: la durata di ognuno può dipendere da diversi fattori, come l’esperienza e la bravura dei giocatori. In genere per i giocatori alle prime armi la durata di un set è piuttosto limitata, mentre per i più esperti le tempistiche di gioco possono allungarsi anche di molto.

Dopo aver scoperto tutti i segreti e le principali regole del padel, sei pronto per iniziare e provare a battere i tuoi avversari. Per affrontare al meglio ogni partita, ricorda di scegliere l’abbigliamento e gli accessori da padel giusti.
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